È ormai noto che la cavitazione permette di ottenere risultati eccellenti soprattutto se applicata in presenza di materiale organico in quanto demolendone le molecole abbatte tanto i valori del COD che del BOD.
Questo accade principalmente per il fatto che il fenomeno fisico della cavitazione potenzia, moltiplicando anche esponenzialmente, processi fisico chimici del tutto naturali fra cui l’ossidazione.
Mentre le prove condotte con l’EMPOWERING DEVICEsui liquidi a base organica hanno restituito fin da subito dei risultati decisamente positivi, con variazioni percentuali rispetto al tal quale talvolta anche fino a quasi 4 cifre ottenute in tempi ridottissimi, quelle condotte con reflui industriali hanno richiesto una ponderata ed accurata messa a punto del macchinario al fine di impostare la miglior dinamica di gestione del processo e i relativi accessori da applicare per portare a compimento il processo stesso.
Tutto ciò si è reso necessario in quanto le prove sui fluidi non organici erano andate in maniera difforme dalle attese non perchè la macchina non avesse funzionato ma proprio a causa del suo perfetto funzionamento: i parametri del liquido che ci si aspettavano dovessero subire per primi l’azione dell’EMPOWERING DEVICE, data la loro natura inorganica, non potevano in realtà venire trattati fintanto che non fossero stati “normalizzati” altri valori quali, solo a titolo di esempio, i solidi sospesi totali.
Con le acque industriali l’EMPOWERING DEVICE non trova la sua miglior applicazione semplicemente in aggiunta ad un processo già esistente ma riesce ad esprimere il suo massimo quando esso stesso va a costituire la base per un nuovo, più veloce e più performante processo di lavorazione continuo. In queste applicazioni, l’EMPOWERING DEVICE agisce, a seconda dei casi, da flottatore e da micronizzatore delle particelle, coagulando solidi sospesi piccolissimi, facilitandone la seguente filtrazione, permettendo la chiarificazione del refluo e rendendo quindi molto più agevoli successivi trattamenti chimico-fisici. Così come può omogeneizzare al meglio reflui disomogenei, favorendo l’attacco chimico successivo tramite gli stessi reagenti usati anche per la depurazione industriale tradizionale ma consumando solo una frazione dell’energia richiesta con i sistemi tradizionali.
La geometria costruttiva dell’EMPOWERING DEVICE lo rende non solo un perfetto diffusore di pressione, abbattendone quindi i consumi energetici, ma anche un eccellente sistema di miscelamento.
Un ulteriore efficentamento può essere assicurato dall’utilizzo di successivi EMPOWERING DEVICE, in quanto con 2 apparati in serie il liquido può subire un primo trattamento a bassi giri, una filtrazione, una additivazione mentre viene trattato ad un alto numero di giri nel secondo macchinario per poi essere ulteriormente filtrato ottenendo così, nella maggior parte dei casi, un flusso di lavoro senza tempi morti.