Le acque prodotte dallo stabilimento o portate ad un centro di trattamento equipaggiato con il nostro sistema, dopo essere state prelevate dai silos di stoccaggio (A1-A10) subiscono un primo trattamento di cavitazione (ED1) con addizione o meno di chemicals (C1-C2) ed ozono (O3).
Successivamente il fluido, rilanciato se necessario con una pompa, può essere o filtrato (F1-F2) o, attraverso un bypass, continuare il suo corso.
Ogni filtro potrà essere duplicato in parallelo (A-B) in maniera tale che qualora i sensori dovessero constatare una diminuzione dell’efficenza, immediatamente il personale verrà avvertito per intervenire sulla cartuccia da far rigenerare o da sostituire.
In base alle esigenze il fluido potrà subire una successiva cavitazione nel secondo EMPOWERING DEVICE (ED2) che sarà equipaggiato esattamente come il primo: pompe per chemicals (C3-C4), ozono (O3), filtri (F3-F4) duplicati in parallelo (A-B), bypass e pompa di rilancio.
Analogamente per quanto accade in uscita dal primo EMPOWERING DEVICE il fluido può a questo punto essere mandato indietro al primo o al secondo cavitatore per subire ulteriori trattamenti oppure, se ormai considerato purificato essere inviato, direttamente o mediante membrane osmotiche (M1) duplicate in parallelo (A-B), verso i silos di stoccaggio definitivo (B1-B10). Anche con le membrane qualora i sensori dovessero constatare una diminuzione dell’efficenza, immediatamente il personale verrà avvertito per intervenire sulla cartuccia da far rigenerare o da sostituire.
Dai silos di stoccaggio definitivo, previa analisi a campione, seguendo le disposizioni ed i limiti di legge le acque verranno o scaricate in fognatura o in un fosso o, addirittura, riutilizzate per innaffiare i campi circostanti.
Sotto, un impianto di trattamento delle acque sviluppato attorno a una coppia di EMPOWERING DEVICE.