
In natura non esistono i “rifiuti”:
tutto viene recuperato e rimesso in circolo in un ciclo virtuoso
Pertanto, qualsiasi rifiuto inviato in discarica non rappresenta una soluzione ma un impoverimento della generazione presente ed un successivo problema da gestire per le generazioni future.
Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma: è nostro preciso dovere applicare le innovazioni tecnologiche per il progresso e per la salvaguardia del nostro pianeta dotato di abbondantissime ma limitate risorse.
Oggi sappiamo che la plastica può essere prodotta in molti modi diversi, anche senza uso di petrolio e biodegradabile ma molti, troppi, reputano inammissibile eliminarla per produrre energia ostinandosi invece a riciclarla con spreco di ingentissime risorse. Reimmettendo in questo modo nell’ambiente una sostanza che areca danni anche irreparabili.
Stesso discorso vale per la carta: la statunitense EPA sostiene che vi sia un ipotetico 35% di risparmio idrico nel suo riciclo ma non tiene in conto il costo, economico ed ambientale, dei prodotti chimici che dovranno essere utilizzati. Oggi, con la cavitazione, la separazione della cellulosa dalla lignina può costare solo una frazione rispetto al passato e, quindi, diventa decisamente più vantaggioso procedere a piantare nuove foreste, oltremodo utili anche per stabilizzare i cambiamenti climatici.
Così nascono i nostri prodotti: migliorare l’ambiente, risolvere problemi pregressi e consegnare ai nostri figli un pianeta sempre più bello ed ospitale.
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